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3/30/07

Speciale/ PlayStation 3 sul banco di prova

Roma - Dibattuta, amata, desiderata, sovrastimata, ritardata, bocciata, contesa, pretesa, combattuta, denigrata, elogiata, derisa e molto, molto altro ancora. Questa è PlayStation 3, una console da gioco che porta sulle spalle l'eredità della macchina leader in assoluto della scorsa generazione e della quale, ancor prima che fosse disponibile sul mercato, si sapeva già tutto, e anche di piùUn progetto tanto ambizioso quanto quello di Ken Kutaragi non poteva che avere un aspetto "importante", o forse sarebbe meglio dire imponente. Le sue dimensioni, come del resto il suo peso, sono infatti non indifferenti, tanto che la console troneggia, nel vero senso della parola, sulle concorrenti. Sarebbe più opportuno un paragone con la prima Xbox, piuttosto che con Xbox 360 e Wii, sebbene PlayStation 3 si avvalga di un alimentatore interno che evita il fastidio di imboscare ulteriori "mattoni" dietro al mobile.

Il design della console spartisce con PlayStation 2 ben più dettagli di quanto si creda. Anche la nuova arrivata è caratterizzata dal blocco inferiore su cui poggia le radici, che rompe l'armonia delle forme arrotondate delineate dalla parte superiore. La colorazione nero lucido snellisce in qualche modo l'impatto di PlayStation 3, ma risulta estremamente suscettibile alla polvere, alle ditate e ai graffi, proprio come la console portatile di casa Sony. Nel complesso, la fattura della macchina è molto buona e offre una sensazione di eleganza superiore alle rivali ma, peccando di pignoleria, si odono scricchiolii non indifferenti maneggiandola.

Clicca per ingrandireSulla parte frontale si nota immediatamente la fessura del lettore ottico di tipo slot-in, capace di risucchiare con estrema semplicità qualunque tipo di disco, anche quelli da 8 cm. In corrispondenza, vi sono i tasti a sfioramento per l'accensione e spegnimento della console e per l'espulsione del disco, un tocco di classe che impreziosisce sia l'estetica che il "feeling" generale di alta tecnologia. Sotto uno sportellino riposano i lettori delle memorie a stato solido Compact Flash, Secure Digital e Memory Stick, mentre nella parte inferiore trovano spazio ben 4 porte USB 2.0, decisamente comode per il collegamento di accessori come tastiere o mouse.

Sul retro del sistema vi sono i consueti connettori video - uno per i cavi HDMI e uno valido per Scart, composito e Component - una presa LAN RJ45, l'uscita ottica per l'audio digitale e, naturalmente, la presa di corrente corredata da un non banale interruttore. Sul lato sinistro, infine, si nasconde lo sportellino che dà accesso all'hard disk Serial ATA da 2,5 pollici (quello dei PC portatili, per intenderci). Seguendo i passi di PlayStation 2, il nuovo monolite nero di Sony se ne sta comodo sia in posizione orizzontale che verticale. Evidenziamo come in quest'ultima configurazione PlayStation 3 sia ben più stabile rispetto a Xbox 360, grazie alla base più ampia e al peso maggiore.
Sul retro del sistema vi sono i consueti connettori video - uno per i cavi HDMI e uno valido per Scart, composito e Component - una presa LAN RJ45, l'uscita ottica per l'audio digitale e, naturalmente, la presa di corrente corredata da un non banale interruttore. Sul lato sinistro, infine, si nasconde lo sportellino che dà accesso all'hard disk Serial ATA da 2,5 pollici (quello dei PC portatili, per intenderci). Seguendo i passi di PlayStation 2, il nuovo monolite nero di Sony se ne sta comodo sia in posizione orizzontale che verticale. Evidenziamo come in quest'ultima configurazione PlayStation 3 sia ben più stabile rispetto a Xbox 360, grazie alla base più ampia e al peso maggiore.

Clicca per ingrandireIl controller, denominato a mo' di scioglilingua "SIXAXIS", fa affidamento sul design del Dual Shock 2. Il nome del pad deriva dai sensori di movimento integrati che garantiscono sei gradi di libertà. Tali sensori, infatti, permettono al pad di rilevare movimenti di traslazione e di rotazione e, a differenza di Wii-mote, non necessitano di barre né di altri accessori addizionali. La tecnologia Bluetooth, e quindi l'assenza di fili, costituisce la seconda novità del controller. Purtroppo, SIXAXIS non presenta alcuna funzione di vibrazione, un compromesso difficile da accettare ai giorni nostri. Il tasto "PS" nella parte centrale scimmiotta il tasto in posizione analoga del pad Xbox 360 ed è utile per accendere la console, sincronizzare il controller - un'operazione, purtroppo, da effettuare a ogni accensione - ma anche per accedere al menù di spegnimento o di reset della stessa. Maneggiando SIXAXIS si nota immediatamente l'estrema leggerezza che, dopo un certo sconcerto iniziale, diviene un grande pregio.

Clicca per ingrandireDiverso il giudizio sull'impugnatura, meno confortevole che in passato a causa della minore sporgenza dei tasti dorsali che, nel Dual Shock 2, si offrivano come appoggio per le dita. Adeguandosi alle altre console, i tasti L2 e R2 sono diventati completamente analogici e offrono ora una corsa adeguata per dosare l'acceleratore, per esempio, nei giochi di corsa. Purtroppo, la forma convessa non offre un saldo appiglio per le dita, che tendono a scivolare durante le sezioni di gioco più frenetiche. Il pad può essere ricaricato tramite il collegamento USB alla console, ma non è possibile sostituire il pacco batterie interno. Le specifiche ufficiali riportano la possibilità di collegare fino a sette controller contemporaneamente, ma sul dorso degli stessi vi sono soltanto quattro led di identificazione. Pur basandosi su un pad che è divenuto ormai un'istituzione, non possiamo dire che SIXAXIS sia il controller più comodo prodotto negli ultimi anni.

Sebbene lo scatolone di imballaggio sia molto voluminoso, non è custode di un ricco tesoro. Oltre alla console e alla manualistica - fra cui spicca un foglietto che indica di aggiornare la console per migliorare la retrocompatibilità - sono presenti i cavi di alimentazione, un pad SIXAXIS e il relativo cavo USB di ricarica, un hard disk da 60 GB, un cavo video composito con tre connettori RCA e adattatore SCART. Dopo le dichiarazioni altisonanti di Sony, che attribuiscono alla propria creazione lo scettro di "vera Next Generation", è contraddittorio notare l'assenza di un cavo video adeguato per godersi PlayStation 3 in alta definizione, sia esso HDMI o un più comune cavo Component. Al prezzo di 599 euro, questa è più di una piccola mancanza, soprattutto quando la console rivale di Microsoft offre quanto necessario per l'alta definizione anche nella versione più economica. Segnaliamo, sempre ai fini dell'alta definizione, l'assenza in commercio di un cavo video VGA, che impedirà ai possessori di monitor comuni di potersi godere PlayStation 3 a una risoluzione degna della spesa.

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