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5/21/07

Windows Server 2008 sfida Linux

Microsoft, come tutti ben sapete, in questi giorni sta particolarmente facendo discutere di se grazie alle insunuazioni riguardo alla questione dei brevetti infranti dal codice sorgente dei principali applicativi e del kernel Linux. Fortunatamente sono stati escogitati anche mezzi più leciti e leali per combattere l’incredibile ascesa della concorrenza. Sembra infatti che la nuova versione di Windows Server, 2008, avrà come obiettivo principale proprio quello di spodestare la supremazia di GNU/Linux dagli ambienti server.

Così come riporta eWeek.com, la versione Windows Server 2008 include molte nuove feature e miglioramenti che potranno rendere il sistema operativo alla pari di GNU/Linux.

Secondo Bill Laing, general manager della divisione Windows Server, uno dei punti a favore di Linux è sicuramente la sua minore surface area, che lascia credere a molti vecchi e nuovi potenziali utenti quanto Linux sia più sicuro di Windows. Per surface area si intendono tutte le risorse presenti in un ambiente operativo, incluso il suo codice sorgente, le feature fornite e tutte le risorse di rete che possono essere definite come potenziali vie per sferrare attacchi di sicurezza.

Laing ha dichiarato: avendo una minore surface area si riduce l’ammontare di codice che è effettivamente esposto ad attacchi esterni. Per questo motivo abbiamo fatto molti lavori per rendere la versione di Windows Server 2008 molto più modulare. E’ presente infatti solo il server manager, tutti gli altri ruoli sono opzionali e ci sono più di 30 componenti non più installati by default. Tutto ciò rappresenta un cambio enorme, per noi e per il nostro sistema operativo.

Nella nuova versione non sembrano inoltre esserci molte GUI, piuttosto più strumenti di amministrazione testuale, e questo è chiaramente un’altra mossa per sfidare Linux. Un’altra area che sembra essere interessata dalle nuove modifiche è quella che riguarda i servizi Internet.

Abbiamo svolto molto lavoro per rendere IIS 6 sempre più performante ma tutto ciò che si sta già facendo con IIS 7 è chiaramente la nostra risposta a Linux. E penso che gli effetti si stiano già vedendo analizzando il numero di web server che adottano IIS al posto di Apache“, continua Laing.

Domanda: ce la potrà mai fare Microsoft a spodestare lo strapotere di GNU/Linux negli ambienti server ? Lo sta combattendo già su molti fronti sperperando a destra e manca le proprie forze. Ciò è simbolo di irrequietezza e ci fa capire quanto sia temuto il sistema del nostro amato pinguino. Continuiamo così, Microsoft prima o poi non avrà più le forze e i mezzi per reagire.

(c) http://www.tuxjournal.net/

iPhone, approvato e segretato

Roma - Era stato presentato prima ancora di poter essere lanciato sul mercato, privo della regolare approvazione della FCC, l'ente regolatorio sulle TLC negli USA. Ora iPhone di Apple ha ricevuto l'atteso imprimatur e si accinge al debutto. Che potrebbe riservare qualche sorpresa.
ome riporta infatti MacDailyNews, l'azienda di Cupertino ha richiesto che parte della documentazione relativa all'iPhone non sia pubblicata fino al lancio ufficiale, tuttora previsto per giugno - benché alcuni rumors diffusi in rete e poi smentiti, parlassero di un rinvio ad ottobre (notizia che, peraltro, ha provocato un autentico terremoto nei mercati finanziari).

Apple ha chiesto che siano coperti da segreto temporaneo (ossia per i 45 giorni successivi dalla certificazione) le fotografie e il manuale d'uso, mentre per schemi e diagrammi tecnici l'azienda di Steve Jobs ha richiesto la confidenzialità dei documenti a tempo indeterminato. Questo induce a pensare che l'iPhone che debutterà sul mercato possa avere caratteristiche tecniche o estetiche differenti da quelle presentate e pubblicate finora.

L'ipotesi è confortata dalle dichiarazioni di Apple riportate da Portal IT: determinati documenti "rivelano informazioni tecniche e di design che non sono ancora state pubblicamente svelate". Ma potrebbe anche trattarsi semplicemente dell'ennesima trovata di Apple, per far guadagnare ad iPhone tutta l'attenzione dei media in vista del lancio.

Dario Bonacina

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Samsung porta 8 GB sui telefonini

Seoul - Chi utilizza il telefonino come player MP3, o chi vi colleziona tonnellate di canzoni, foto, video e quant'altro, potrà presto soddisfare la propria fame di memoria con la nuova generazione di schede microSD da 8 GB. Tra i primi vendor ad averne presentata una c'è Samsung che, come maggior produttore al mondo di memorie NAND flash, ha tutto l'interesse a spingere sul mercato memory card sempre più capienti.

La nuova microSD raggiunge una velocità di lettura di 16 MB/s e una velocità in scrittura di 6 MB/s, performance che eccedono i requisiti minimi previsti dallo standard Speed Class 4 SDHC (Secure Digital High Capacity). Il produttore coreano ricorda che in 8 GB è possibile archiviare fino a 2mila canzoni MP3, 4mila foto e 5 film con qualità vicina a quella DVD.

Va ricordato che seppure fisicamente identiche a quelle standard, le memory card SDHC sono compatibili esclusivamente con i dispositivi più recenti o con quelli che hanno beneficiato di un apposito aggiornamento del firmware. Tra i device che utilizzano lo standard miniSD vi sono, oltre ai telefoni cellulari, anche alcuni modelli di fotocamera digitale e di televisore: tramite un apposito adattatore, è inoltre possibile utilizzarle su tutti i dispositivi che integrano uno slot SDHC di dimensione standard.

Secondo uno studio di Dataquest, tra il 2006 e il 2010 il mercato delle memory card crescerà di circa il 10% all'anno. Nel 2010 le schede di memoria flash più vendute saranno quelle da 8 GB.

Samsung non ha rivelato la data di commercializzazione delle miniSD da 8 GB, ma è probabile che raggiungeranno gli scaffali dei negozi non prima delle seconda parte dell'anno.

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AMD sguinzaglia un Puma contro Centrino

Sunnyvale (USA) - Mentre si appresta a rispondere alle soluzioni server e desktop di Intel con i processori Barcelona e Phenom, AMD sta sviluppando una piattaforma mobile che nel 2008 ingaggerà battaglia con Centrino.
Chiamata in codice Puma, il cuore della nuova piattaforma sarà rappresentato dal processore Griffin e dal chipset con grafica integrata RS780. Griffin sarà la prima CPU mobile di AMD ad essere progettata specificamente per i notebook: in altre parole, la sua architettura non deriverà direttamente da quella dei modelli desktop, ma avrà caratteristiche peculiari studiate per minimizzare i consumi.

Le novità più significative riguarderanno proprio il sistema di power management, che similmente a quello di Intel sarà in grado di controllare i core del processore in modo indipendente, variandone dinamicamente frequenza di clock e tensione elettrica in base alle richieste delle applicazioni.

RS780 si baserà sulle tecnologie grafiche ereditate da ATI e fornirà il supporto alle librerie DirectX 10, alla decodifica dei video H.264 in alta definizione, alle porte HDMI e DisplayPort, alla specifica PCI Express 2.0 da 5 GHz e alla terza versione del bus HyperTransport.

Il nuovo chipset introdurrà anche HyperFlash, la risposta di AMD alla tecnologia Turbo Memory di Intel. Similmente a quest'ultima, HyperFlash permette ai produttori di integrare nei propri notebook una cerca quantità di memoria flash utilizzabile da Windows Vista e altri sistemi operativi come cache per dati e programmi.

La più importante differenza tra Turbo Memory e HyperFlash è rappresentata dal tipo di collegamento utilizzato per connettere la memoria flash al south bridge: Intel ha scelto di appoggiarsi a PCI Express, mentre AMD ha preferito avvalersi di un bus proprietario. Il chipmaker di Sunnyvale sostiene che un link ad hoc può massimizzare le perfomance e contenere i consumi, ma c'è chi fa notare che questo presuppone l'utilizzo di moduli di memoria flash con interfaccia non standard.

Puma si può considerare la prima vera piattaforma di AMD dedicata ai notebook, e dunque il rivale più diretto di Centrino: a differenza di quest'ultimo, però, Puma non includerà un modulo WiFi. Come accade oggi, i produttori di laptop saranno dunque liberi di integrare sui propri sistemi un adattatore wireless di terze parti.

Da Puma mancheranno anche le tecnologie di system management messe in campo da Intel con la recente introduzione della propria piattaforma Centrino Pro: tecnologie che, tra le altre cose, permettono agli amministratori di sistema di controllare e avviare da remoto un notebook, questo anche via wireless.

AMD prevede che i primi portatili basati su Puma arriveranno sul mercato intorno alla metà del 2008, dunque tra circa un anno. Poco più in là Intel dovrebbe lanciare un nuovo chipset mobile, chiamato Montevina, che aggiungerà a Centrino il supporto a DirectX 10 e accelerazione dei video in formato H.264.

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5/17/07

Il Governo lancia il Portale dell'Open Source

Ieri è stato formalmente annunciato il Portale dell'Osservatorio Open Source, un sito che pur esistendo da tempo, ora mette in campo le annunciate iniziative pensate per spingere verso l'open source la Pubblica Amministrazione italiana.Il Portale dà infatti accesso ad ASC, Ambiente di sviluppo cooperativo: una piattaforma pensata per offrire supporto e tool per agevolare lo sviluppo di applicazioni e componenti software da licenziare ed utilizzare secondo i paradigmi tipici del software a codice sorgente aperto. L'idea è quella di coinvolgere tutta la Pubblica Amministrazione, quella centrale e locale, tutti gli enti che intendono proporre e/o partecipare allo sviluppo, alla gestione ed alla evoluzione continua dei progetti ospitati nell'ambiente stesso e, al contempo, per raccogliere suggerimenti e modifiche provenienti dal mondo accademico e dagli eventuali operatori di mercato interessati.L'altra area considerata strategica del Portale è la Vetrina virtuale. Come si evince dal nome, è uno strumento che dando evidenza ai progetti open source già realizzati dalla PA punta a condividere il patrimonio di esperienze maturato sia all'interno della PA che con l'ausilio degli operatori del mercato che hanno partecipato ai progetti. Nell'elenco delle soluzioni appariranno via via le "migliori esperienze", ossia le best practice sviluppate dalle PA. Non mancano quindi le soluzioni già esistenti, le difficoltà incontrate, gli attori del mercato che offrono servizi in materia e la loro localizzazione geografica.

Il ministro all'Innovazione nella PA Luigi Nicolais, nell'annunciare le novità assieme al presidente del CNIPA Livio Zoffoli, ha dichiarato che le amministrazioni possono fruire ora dei vantaggi dei software open source, "caratterizzati non solo dalla possibilità di modificarli per renderli più rispondenti alle esigenze, ma anche di condividerli più agevolmente, aprendo il mercato dei servizi informatici connessi e riducendo tempi e costi di acquisizione degli stessi programmi. Tra le azioni previste dalle linee strategiche per l'e-Government sono comprese attività finalizzate proprio a migliorare la qualità del software open source per facilitare il suo utilizzo. È necessario studiare e definire un modello d'uso che ne garantisca la sostenibilità economica, nell'ambito di un mercato aperto al quale partecipino PA ed imprese".

Come noto, l'associazione delle imprese IT italiane, Aitech-Assinform, non più tardi di due giorni fa aveva denunciato quelli che ritiene essere rischi per tutto il settore qualora la scelta open source sia forzata e non emerga invece da una valutazione caso per caso delle necessità di innovazione. Rispondendo indirettamente a queste critiche, Nicolais ha ricordato che la Finanziaria 2007 prevede 30 milioni di euro per i progetti della Società dell'informazione e che "è data priorità a quelli che utilizzano e/o sviluppano applicazioni a codice sorgente aperto per la Pubblica Amministrazione, favorendo così la loro diffusione. Per accedere a queste risorse i programmi devono risiedere su un ambiente di sviluppo cooperativo su web, che oggi viene presentato, affinché siano visibili e soprattutto riusabili".

Secondo Zoffoli, il perno centrale è il riuso del software, punta di diamante di una serie di innovazioni che vanno dalla cooperazione sui progetti all'interoperabilità, all'adozione di formati e standard aperti e via dicendo.

Ieri è stato anche ricordato che l'Italia è il quarto produttore di software open source al Mondo, quantomeno per numero di sviluppatori. Ed è stato sottolineato che la stessa Commissione Europea chiede l'adozione di sistemi interoperabili e adattabili, qualità riconosciute appunto al codice aperto.

Di interesse anche il dato del CNIPA secondo cui è stato registrato un aumento delle PA centrali che utilizzano anche software open source per i propri sistemi: si è passati dal 54% del 2005 al 67% del 2006. Ma aumenta anche il numero di progetti a codice aperto in quelle PA che già utilizzano il software open source e dove questo "viene percepito come maturo".

fonte

Fonte: Punto-Informatico
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"Polizia di Stato" minaccia punizioni ma trasporta virus

E' in corso uno spamming di massa, a giudicare dall'ondata di segnalazioni che m'è piovuta nella casella di posta stamattina: lo scopo è infettare il maggior numero possibile di utenti sfruttando la leva della paura e del senso di colpa per far abbassare le difese. Ecco il testo del messaggio, proveniente da pr_mazzi@poliziadistato.it:

Avviso

Sono capitano della polizia Prisco Mazzi. I rusultati dell'ultima verifica hanno rivelato che dal Suo computer sono stati visitati i siti che trasgrediscono i diritti d'autore e sono stati scaricati i file pirati nel formato mp3. Quindi Lei e un complice del reato e puo avere la responsabilita amministrativa.

Il suo numero nel nostro registro e 00098361420.

Non si puo essere errore, abbiamo confrontato l'ora dell'entrata al sito nel registro del server e l'ora del Suo collegamento al Suo provider. Come e l'unico fatto, puo sottrarsi alla punizione se si impegna a non visitare piu i siti illegali e non trasgredire i diritti d'autore.

Per questo per favore conservate l'archivio (avviso_98361420.zip parola d'accesso: 1605) allegato alla lettera al Suo computer, desarchiviatelo in una cartella e leggete l'accordo che si trova dentro.

La vostra parola d'accesso personale per l'archivio: 1605

E obbligatorio.

Grazie per la collaborazione.

L'utente che la riceve, se si fa prendere dal panico e non sa che l'indirizzo del mittente di un e-mail si può falsificare con estrema facilità, potrebbe trascurare la grammatica traballante del messaggio e cascarci, aprendo l'allegato.[leggi tutto...]

NON APRITE QUEL E-MAIL

fonte:attivissimo.blogspot.com

eMule festeggia le prime cinque candeline

Il popolare client di file sharing arriva al primo lustro della sua vita al punto più alto della sua popolarità. E festeggia il traguardo con una nuova versione

eMule è uno dei fenomeni più duraturi cresciuti in seno al vasto sottobosco di programmi per la condivisione e il download di file sul P2P: nato come alternativa open source al client eDonkey di MetaMachine, è diventato nei fatti l'unica possibile via per connettersi ai server del popoloso network eDk2000 dopo la chiusura della società inventrice del suddetto protocollo.

La sua natura gratuita e aperta ne ha permesso lo sviluppo e la crescita costanti, tanto che ora il Mulo è una delle fonti primarie per gli utenti del file sharing, indipendentemente dalla legalità o meno dei contenuti scambiati. Odiato dall'industria dell'intrattenimento che spesso e volentieri gli dedica le sue attenzioni alla ricerca di condivisori da denunciare alle autorità, amato dalla ricca comunità che lo tiene in vita, eMule è arrivato ai cinque anni di età, un traguardo invidiabile per un settore che corre notoriamente più di altri.

Oggi faranno forse più notizia video portali come GoogleTube o simili, ma il Mulo continua a rimanere un punto di riferimento per gli utenti del P2P: per celebrare degnamente il quinto anniversario, eMule-Project ha reso disponibile la nuova release 0.48a.

Tra gli aggiornamenti inclusi nella revisione spiccano le migliorie necessarie a traghettare il software verso la piena compatibilità con Windows Vista, il supporto per il protocollo UPnP, un filtro anti-spam per i risultati delle ricerche. E ancora diverse migliorie all'interfaccia grafica come il supporto degli smiley per i canali IRC e i messaggi istantanei, più ovviamente i fix a svariati bug e piccole aggiunte al codice di programma.

Il download di eMule 0.48a è disponibile assieme all'annuncio della release-compleanno, con inclusivo un esteso changelog riportante tutte le modifiche apportate al software in questi mesi.

Autore: Alfonso Maruccia
Articolo
Fonte: Punto-Informatico

Halo 3, debutto con qualche problema

- Poche ore dopo l'attessisimo debutto della versine beta di Halo 3 il popolo dei videogiocatori ha due certezze: sarà (l'annunciato) succcesso e gli sviluppatori hanno ancora da lavorare. Infatti le migliaia di persone cheHalo 3, debutto con qualche problema
per il gioco Microsoft più atteso dell'anno hanno acquistato "Crackdown", all'unico scopo di tuffarsi, dalle 14 di ieri, con loro Xbox 360 nel Live, hanno avuto una brutta sorpresa: il collegamento era impossibile. E le ultime ore devono essere state di fuoco per gli sviluppatori della Bungie Studios.
Per rasserenare gli animi Microsoft ha deciso di estendere il tempo utile per provare la beta, lanciando una nuova sessione, dal 6 al 10 Giugno, offrendo al pubblico tre giorni interi extra per godere di Halo 3. Intanto il team di crack coders di Microsoft avrebbe finalmente corretto i problemi. Stando alle parole di Major Nelson, membro del team, apparse sul suo MSN Space personale: "Il team di Microsoft ha lavorato su un aggiornamento del software che è stato messo online a disposizione dell'utenza già alle 19 del 16 Maggio. Questo aggiornamento risolverà i problemi delle persone che usano Crackdown per provare la beta di Halo 3. Ci scusiamo sentitamente del disagio causato fin'ora. Sappiamo che molti di voi hanno atteso per questa beta per mesi. Apprezziamo sul serio il vostro entusiasmo e speriamo che un piccolo disagio come questo non lo abbia fatto affievolire".
Problemi a parte, il nuovo capitolo esce a due anni e mezzo di distanza dal precedente e c'è stata subito una buona notizia per gli appassionati: la versione definitiva sarà disponibile con netto anticipo rispetto a quanto si sapeva: in tutta Europa verrà distribuito a partire da mercoledì 26 settembre, con un giorno di ritardo rispetto agli Usa. Confermate le tre versioni differenti: la Standard Edition, al prezzo di 59,99 dollari, la Limited Edition a 69,99 dollari e la Legendary Edition a 129,99 dollari.

Creato dagli sviluppatori della Bungie Studios esclusivamente per Xbox 360, Halo 3, secondo l'azienda di Redmond, "ridefinirà gli standard degli sparatutto in prima persona e del social gaming coinvolgendo i giocatori di tutto il mondo nelle epiche battaglie di Master Chief". Il futuristico soldato geneticamente modificato, il cui volto è celato dal famoso casco, è l'ultimo superstite di un progetto segreto, gli Spartan II, creati dagli umani per combattere i Covenant (un'alleanza di razze aliene), uniti da una fede religiosa che impone loro, fra le altre cose, di sterminare la razza umana.
(c) repubblica.it

5/14/07

KDE 4 si lascia assaggiare

Mancano ormai pochi mesi al completamento di KDE 4, anche noto con il nome in codice Knut, una major release del famoso desktop environment per Linux/Unix che promette novità di grande rilievo. A scandire il processo di sviluppo e testing del software è arrivata, nel corso del fine settimana, la prima release alpha: questa consente agli sviluppatori di tastare con mano le migliorie e le novità di KDE 4.
Gli elementi salienti dell'Alpha1 sono il tema grafico Oxygen, il file manager Dolphin, il viewer di documenti Okular e un framework per creare applicazioni strettamente integrate con le funzionalità nel nuovo KDE (correttore ortografico, funzioni multimediali ecc.).

"Con il rilascio di KDE 4.0 Alpha1 gli sviluppatori cesseranno di aggiungere alle librerie del software funzionalità di grande rilievo per concentrarsi sull'integrazione di queste nuove tecnologie nelle applicazioni e nel desktop base", si legge in un comunicato di KDE Project. "I pochi mesi che restano al completamento della versione finale, che seguono due anni di sviluppo frenetico, saranno impiegati a ristrutturare completamente il desktop".

DolphinGli sviluppatori affermano di aver lasciato ben poco di intatto della precedente struttura di KDE, riscrivendo o migliorando la maggior parte del codice. KDE 4 sarà peraltro la prima versione di questo ambiente a poggiare sulle librerie Qt 4.x, che tra le altre cose dovrebbero incrementare le performance e semplificare l'eventuale porting di KDE verso Windows.

Stando alla roadmap aggiornata, la versione finale di KDE 4 sarà rilasciata il prossimo ottobre, dunque tra meno di cinque mesi. In questo arco di tempo sono previste tre beta e un almeno paio di release candidate.

Per provare l'attuale Alpha1 è possibile scaricare KDE Four Live, una distribuzione Linux basata sulla versione live di OpenSUSE. Nelle prossime settimane la nuova release preliminare di Knut verrà integrata anche in apposite versioni di Kubuntu, OS X e Gentoo.

Informazioni e screenshot di KDE 4 Alpha1 sono disponibili qui e sul sito KDE Italia. Una sintesi delle nuove caratteristiche è riportata anche in questo articolo di Wikipedia.

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Un SMS come contraccettivo

Il servizio informazioni che indica le farmacie di turno si è evoluto, nel Regno Unito, per casistiche più mirate: la signora si svegliasse senza ricordare come o con chi ha passato la serata precedente, nel dubbio di aver commesso qualcosa di irreparabile, può spedire un SMS per sapere dove procurarsi una "pillola del giorno dopo".
Un SMS può quindi costituire un "coadiuvante" contraccettivo, ma non certo perché ricevuto in un momento più o meno opportuno: TheRegister informa che in Gran Bretagna, spedendo un SMS al numero 62233, è possibile far localizzare la propria posizione via GSM e ottenere le indicazioni sull'indirizzo più vicino presso il quale è possibile procurarsi Levonelle, la pillola contraccettiva d'"emergenza".

L'informazione è disponibile anche nel sito Levonelle, ma l'SMS si rivela molto più comodo e conveniente per colei che non ha a portata di mano un pc collegato ad Internet, ma anche per le donne si trovano in ufficio e non vogliono correre il rischio che un collega dia una sbirciata al video del PC mentre effettua l'affannosa ricerca.

Il servizio è fornito da Incentivated, azienda specializzata in forme di comunicazione business-oriented via SMS e su piattaforme WAP, e sfrutta una tecnologia già vista per il servizio CabWise, che permette di avere la disponibilità di un taxi spedendo al numero 60835 un SMS con scritto "home" (casa).

D.B.

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5/11/07

Sun lavora a Solinux

San Francisco (USA) - "Faremo di Solaris un Linux migliore di Linux". Così ha esordito Ian Murdock, fondatore di Debian e attuale dipendente di Sun, confermando l'esistenza di un progetto con cui Sun intende rendere il proprio Unix più simile a Linux.
Murdock ha chiarito subito che il progetto è ancora top secret, ma ha ammesso che il suo obiettivo è quello di rendere il sistema operativo di Sun, Solaris, più user friendly e maggiormente familiare agli utenti di Linux. Il celebre sviluppatore non ha neppure potuto confermarne il nome in codice del progetto, che secondo alcuni è Indiana.

È ben noto come Solaris e Linux siano parenti, seppure alla lontana, entrambi parte della vasta famiglia di sistemi operativi Unix. Ciò non toglie che le differenze tra i due siano rilevanti, soprattutto a livello di shell, interfacce grafiche, utility di alto livello e, non per ultima, licenza.
Murdock sostiene che Solaris debba migliorare soprattutto il supporto all'hardware e l'ambiente desktop, anche se in quest'ultima area il supporto di Solaris a GNOME rappresenta un grande passo avanti. Il papà di Debian ritiene che un Solaris più facile da usare, e maggiormente integrato con Linux, possa attrarre un maggior numero di utenti e sviluppatori abituati ad utilizzare il Pinguino.
L'integrazione con Linux passa per forza di cose anche dalla compatibilità a livello binario, ossia dalla capacità di Solaris di far girare senza modifiche le applicazioni scritte per il cugino.

Certamente gli sviluppatori di Solaris potrebbero trarre grande vantaggio dalla possibilità di mutuare da Linux codice e tecnologie, ma ad ostacolare in larga parte quello che gli inglesi chiamano cross-pollination, ossia lo scambio di codice fra le due piattaforme, sono le incompatibilità tra la licenza CDDL di Solaris e quella GPL di Linux. È per questo motivo che Sun sta meditando già da lungo tempo la possibilità di migrare il codice di Solaris, per lo meno quello non protetto da brevetti, verso la licenza di GNU: la stessa che Sun ha per altro già utilizzato per diversi altri software, incluso Java.

Stando a quanto riporta News.com, il progetto Indiana è seguito da vicino dal CEO di Sun, Jonathan Schwartz, che sul futuro di Solaris sta puntando moltissimo.

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Red Hat e Intel forgiano un nuovo Linux Desktop

San Diego (USA) - I sistemi operativi desktop tradizionali? Obsoleti. Questa la cruda sentenza di Red Hat, che al Summit di San Diego ha presentato una nuova versione client della propria distribuzione Linux, chiama Global Desktop, a suo dire destinata a mutare il concetto stesso di desktop computing.
Cosa rende tanto speciale Global Desktop agli occhi di Red Hat? Il fatto che questo software formi la base di una piattaforma modulare e flessibile che, secondo l'azienda, con il tempo si fonderà senza soluzione di continuità con il Web.

"Global Desktop non è l'ennesima distribuzione desktop di Linux che tenta di clonare un sistema operativo ormai superato come Windows", ha affermato Gerry Riveros, marketing manager di Red Hat. "Il vecchio concetto di desktop è morto: ciò di cui hanno bisogno oggi aziende e pubbliche amministrazioni è una piattaforma capace di plasmarsi sulle esigenze individuali, fornire un modello di licensing semplice e flessibile ed espandersi in modo naturale e trasparente verso il Web e i servizi online".
Red Hat ha spiegato che la sua nuova piattaforma consentirà agli utenti di estendere le funzionalità del sistema operativo per mezzo di applicazioni web, e di accedere ad applicazioni e dati locali e remoti in modo unificato. Ad esempio, gli utenti potranno affiancare alla famosa suite per l'ufficio OpenOffice applicazioni online in stile Google Docs fornite dalla stessa Red Hat e dalla sua rete di partner. La piattaforma poggerà sul modello service oriented architecture (SOA) e su interfacce utente capaci di integrarsi con i web service.

I concetti messi sul tavolo da Red Hat non sono certo nuovi, ma l'azienda dal cappello rosso spera di metterli in pratica prima e meglio delle rivali. Per il momento l'attuale incarnazione di Global Desktop, in arrivo a giungo, è tagliata su misura per le piccole aziende e le pubbliche amministrazioni dei paesi in via di sviluppo, e verrà preinstallata su un limitato numero di PC desktop e notebook. Allo sviluppo di Global Desktop ha collaborato anche Intel, che lo utilizzerà nel suo Classmate PC e in altri computer a basso costo in alternativa a Windows XP Embedded.

Il software poggia sullo stesso codice sviluppato da Red Hat per il progetto One Laptop Per Child (OLPC), che a sua volta deriva dalla distribuzione Fedora Linux. Global Desktop non condivide con OLPC la GUI Sugar, ma adotta un'interfaccia tradizionale (presumibilmente basata su GNOME) che dà accesso ad una selezione di applicazioni come Firefox e il già citato OpenOffice. Con i successivi aggiornamenti Red Hat implementerà progressivamente il modello descritto in precedenza, dove le applicazioni tradizionali si integrano a quelle online.
Presso il Red Hat Summit l'azienda dal cappello rosso ha anche annunciato lo sviluppo di un sistema operativo per appliance virtuali capace di supportare la piattaforma vPro di Intel. Anche in questo caso il chipmaker di Santa Clara collaborerà al progetto, confermando il suo crescente interesse verso lo sviluppo di soluzioni alternative a quelle di Microsoft.
Battezzato Red Hat Virtual Appliance OS, il sistema operativo è stato ottimizzato per girare al di sopra di software di virtualizzazione come Xen e inglobare applicazioni o servizi specifici, come quello di sicurezza di rete, monitoraggio e provisioning: l'appliance virtualizzata potrà essere gestita con le tecnologie fornite dalla piattaforma vPro e girare isolata dal sistema operativo host. In collaborazione con Intel, Red Hat intende sviluppare, produrre e supportare i componenti software necessari a Virtual Appliance OS, compresi l'hypervisor e il software development kit.

Il progetto è attualmente in fase di sviluppo: la versione beta sarà disponibile verso fine anno, mentre la release definitiva è prevista per il 2008.

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VMware 6 virtualizza Windows Vista

Palo Alto (USA) - La pioniera della virtualizzazione "di massa" VMware ha aggiornato il suo software più noto e diffuso, VMware Workstation, e con la nuova release 6 introduce l'atteso supporto a Windows Vista oltre a diverse novità di primo piano.

Il supporto a Vista si traduce nella possibilità di utilizzare l'ultima incarnazione di Windows all'interno di una macchina virtuale (guest) o, al contrario, come host su cui far girare altri sistemi operativi virtualizzati. Quest'ultima possibilità è particolarmente apprezzata da quelle aziende che, pur desiderando migrare i propri sistemi client a Vista, possiedono ancora software legacy che necessitano di vecchie versioni di Windows (quando non addirittura MS-DOS).

Vista si aggiunge agli altri sistemi operativi già da tempo supportati da VMware, che oltre alle varie edizioni di Windows a 32 e 64 bit includono Linux, NetWare, Solaris x86 e FreeBSD.

La società di Palo Alto afferma che VMware 6 è la prima soluzione di virtualizzazione sul mercato a supportare configurazioni multi display, utilizzate soprattutto in ambito finanziario, grafico e ingegneristico ma utili anche agli sviluppatori o ai semplici utenti che si ritrovano un monitor in più sulla scrivania.

Tra le altre caratteristiche di rilievo si cita la funzionalità Physical-to-Virtual (P2V), che permette di creare una macchina virtuale "clonando" un computer fisico; la possibilità di registrare a video tutte le attività che si svolgono all'interno di una macchina virtuale (utile soprattutto per il debugging); una opzione che consente di far girare le macchine virtuali in background, senza l'interfaccia utente di VMware; l'integrazione con IDE come Visual Basic ed Eclipse; il supporto al software di controllo remoto VNC; e la possibilità, grazie al VMware ACE Option Pack, di creare una macchina virtuale "trasportabile" che può essere fatta girare anche su computer privi di VMware e gestita in modo centralizzato per mezzo di VMware ACE 2.

VMware 6 introduce inoltre per la prima volta il supporto sperimentale alla paravirtualizzazione, che gli consente di far girare quei sistemi operativi, come Linux, che implementano l'interfaccia Virtual Machine Interface (VMI): la specifica aperta VMI è stata sviluppata dalla stessa VMware per consentire ad un sistema operativo guest paravirtualizzato di girare senza modifiche sia sull'hardware nativo che su di un hypervisor. VMware supporta in particolare un'estensione di VMI, chiamata paravirt-ops, adottata anche da IBM, Red Hat e XenSource.

Una versione di valutazione del software può essere scaricata da qui.

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Microsoft tenta di comprare Yahoo!

Secondo un'indiscrezione del New York Post la Microsoft sarebbe in trattativa per l'acquisto di Yahoo. Già da tempo le due aziende sono in contatto. Una delle prime mosse di avvicinamento fu la possibilità di utilizzare sia account Hotmail che Yahoo con il programma di messaggistica Live Messenger.
Ma evidentemente questo non basta. Ora sembra che Microsoft si sia decisa ad avanzare proposte d'acquisto concrete. Si parla di circa 50 miliardi di dollari (cioè circa 37 miliardi di euro).

IL motivo di questo acquisto? Naturalmente contrastare Google. Google in America ha già ottenuto l'alleanza di AOL, e nella classifica dei portali più consultati del mondo, quelli di Microsoft non sono certo ai primi posti, dove figurano appunto Google e Yahoo.

Una mossa economica, quindi, che porterebbe la nuova alleanza Micorosft/Yahoo a ridurre il gap pubblicitario da Google del 13%. Infatti allo stato attuale Google copre il 65% del mercato pubblicitario sul web, mentre Yahoo si assesta al 27%.

Senza dimenticare il settore gaming, con Yahoo che entrerebbe come collaboratore per i contenuti multimediali (Yahoo sarebbe presente con Yahoo!Music), direttamente collegati con il player Zune e la console XBox.

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